L’importanza di eseguire un Active Directory Security Assessment
In questo articolo
Panoramica su Active Directory
Active Directory (AD) svolge un ruolo fondamentale in qualsiasi infrastruttura IT aziendale. Nell’ecosistema Microsoft Windows, Active Directory è un componente infrastrutturale a cui è demandata la gestione delle identità, delle autenticazioni e delle autorizzazioni.
Active Directory (AD) spesso detiene le chiavi che garantiscono l’accesso privilegiato alle risorse più preziose di un’impresa. Memorizza attributi, oggetti e criteri che proteggono, organizzano e gestiscono informazioni IT, risorse di rete, regole, configurazioni di sicurezza e altri dati importanti dell’infrastruttura.
Un Active Directory vulnerabile può rendere fragile il principio che lega una persona fisica, a cui è associato un Codice Fiscale, il Codice Civile e Penale, il GDPR ed il Regolamento del Garante Privacy, ad una utenza informatica, attraverso la quale, la persona fisica, è esposta ai dati aziendali. Controlli periodici e valutazioni adeguate di AD si rivelano quindi essenziali per la sicurezza informatica dell’intera azienda e il corretto adempimento dei Regolamenti vigenti.
Le linee guida Microsoft per un Active Directory Assessment
Prima di occuparsi della mitigazione dei rischi è necessario svolgere correttamente un Active Directory Assessment, che come suggerito dalle linee guida Microsoft, si basa su alcuni argomenti pilastro, quali:
- Processi operativi
- Replica di Active Directory
- Topologia rete e subnet
- DNS resolution
- Stato del Domain Controller
- Database Active Directory
- Replica Sysvol e integrità delle Group Policy
- Informazioni sull’account e Token Size
- Informazioni sul sistema operativo e sulla rete
- Windows Time Configuration
Sei interessato ad un Active Directory Vulnerability Assessment?
Che cos’è un Active Directory Security Assessment?
Un assessment di sicurezza di Active Directory è una valutazione completa dei controlli, delle configurazioni e delle autorizzazioni all’interno dell’ambiente AD. Ha lo scopo di evidenziare eventuali vulnerabilità conosciute, punti deboli e configurazioni errate che potrebbero portare ad accessi non autorizzati, violazioni dei dati o compromissione di informazioni sensibili.
Durante un Active Directory Security Assessment, un team esperto di professionisti in sicurezza informatica esegue un’analisi approfondita dell’infrastruttura AD, concentrandosi sulle aree più importanti come account utente, criteri dei gruppi, autorizzazioni, controller di dominio, relazioni e meccanismi di autenticazione.
Eseguendo valutazioni approfondite è possibile identificare le vulnerabilità e fornire raccomandazioni operative per rafforzare la sicurezza di un ambiente Active Directory. E’ ormai noto che numerosi malware o ransomware sfruttano le vulnerabilità di AD per ottenere gli accessi privilegiati di cui hanno bisogno per crittografare i dati e chiedere poi un riscatto.
Oltre a rivelarsi indispensabile per aumentare il livello di sicurezza informatica dell’azienda, l’Active Directory Security Assessment permette anche di gestire correttamente il trattamento dei dati personali in conformità alla normativa GDPR.
10 Benefici di un Active Directory Security Assessment
- Identificazione delle vulnerabilità di Active Directory
- Protezione delle autenticazioni e delle autorizzazioni
- Protezione contro accessi non autorizzati
- Validazione dei controlli di sicurezza
- Rilevamento di punti di debolezza e configurazioni errate
- Valutazione di policy e permessi
- Maggior capacità di risposta agli incident
- Rafforzamento della sicurezza di Active Directory
- Compliance normativa
- Diminuzione del rischio di minacce interne
Le difficoltà più comuni relative alla sicurezza di Active Directory
Molte aziende, di qualsiasi settore, hanno difficoltà a colmare alcune lacune di sicurezza di Active Directory (AD).
Questi gap possono esporre le aziende a numerosi attacchi informatici per i seguenti motivi:
- le aziende non riescono a proteggere adeguatamente gli ambienti AD principalmente perché hanno poca visibilità della complessità e profondità della configurazioni necessarie;
- le grandi aziende hanno maggiori difficoltà dovute ad ambienti complessi e configurazioni legacy;
- la mancanza di competenze AD interne ostacola gli sforzi di igiene AD, in particolare nelle piccole imprese o in mercati più verticali che contano di meno risorse per la gestione dei sistemi.
Come condurre un Active Directory Security Assessment? Alcuni step operativi
Garantire la sicurezza di Active Directory è fondamentale per proteggere le risorse critiche dell’organizzazione e garantire una postura di sicurezza ottimale grazie a numerose operazioni che si possono eseguire per svolgere correttamente una valutazione.
6 step operativi per eseguire una valutazione di sicurezza di Active Directory
Obiettivo Active Directory
Definire il perimetro di valutazione, tenendo conto dell’ambiente AD specifico, degli obiettivi aziendali e delle esigenze di conformità per ottenere una valutazione in linea con le richieste.
Effettuare una revisione della configurazione Active Directory
Eseguire una revisione completa delle configurazioni di Active Directory, inclusi controller di dominio, policy di gruppo, struttura del dominio, impostazione delle repliche e relazioni di trust. Valutare l’aderenza alle best practice di sicurezza informatica, identificando eventuali configurazioni errate o punti deboli.
Analisi degli account utente
Analizzare gli account utente all’interno dell’ambiente AD per identificare potenziali rischi per la sicurezza, come password deboli, privilegi non corretti, account dormienti o orfani e policy di accesso improprie. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza complessiva delle identità degli utenti e la gestione degli accessi.
Valutazione dei criteri di gruppo
Eseguire una revisione completa delle configurazioni di Active Directory, inclusi controller di dominio, policy di gruppo, struttura del dominio, impostazione delle repliche e relazioni di trust. Valutare l’aderenza alle best practice di sicurezza informatica, identificando eventuali configurazioni errate o punti deboli.
Protocolli di autenticazione
Esaminare i protocolli di autenticazione utilizzati all’interno dell’infrastruttura di Active Directory, inclusi i criteri per le password, l’autenticazione a più fattori e l’utilizzo delle smart card. La valutazione della sicurezza di Active Directory aiuta a identificare potenziali punti deboli e suggerisce miglioramenti per rafforzare la sicurezza dell’autenticazione.
Report di valutazione
Creare un report dettagliato che possa comunicare in modo chiaro i risultati della valutazione, comprese le vulnerabilità identificate, i potenziali rischi ed eventuali raccomandazioni attuabili per la correzione. Implementare misure di sicurezza e best practice per migliorare la sicurezza dell’ambiente Active Directory, in autonomia o con l’aiuto di consulenti esterni.
Active Directory, GDPR e cybersecurity
Una corretta gestione di Active Directory con l’attuazione di policy e misure di data protection, concorre ad assicurare il rispetto del regolamento GDPR, esplicitato nell’articolo 32 relativo alla sicurezza informatica.
In quest’articolo si parla infatti delle seguenti misure:
- pseudonimizzazione e cifratura dei dati personali;
- capacità di assicurare la continua riservatezza, integrità, disponibilità e resilienza dei sistemi e dei servizi che trattano i dati personali;
- capacità di ripristinare tempestivamente la disponibilità e l’accesso dei dati in caso di incidente fisico o tecnico;
- procedura per provare, verificare e valutare regolarmente l’efficacia delle misure tecniche e organizzative al fine di garantire la sicurezza del trattamento.
Una precisazione importante riguarda la modalità di implementazione di questi provvedimenti. La normativa (art. 32 punto 2) impone di attuare controlli, misure tecniche e organizzative di sicurezza in maniera “adeguata” alla valutazione dei rischi e al genere di dati da proteggere, così da permette al titolare del trattamento di costruire una protezione adatta alle esigenze specifiche e non preimpostata.
Parlando in termini più generali, la resilienza indica la capacità di un sistema di adeguarsi a situazioni mutevoli e di resistere all’usura. Ciò garantisce che i servizi offerti siano sempre disponibili e che i dati trattati siano adeguatamente protetti.
Il concetto di disaster recovery, uno dei pilastri fondamentali della sicurezza informatica, è una necessità per garantire la business continuity in azienda. Si tratta di essere pronti a reagire in modo rapido ed efficace ad eventuali problemi derivanti da incidenti fisici o tecnici, al fine di ripristinare l’accessibilità e la disponibilità dei dati personali che sono oggetto di trattamento.
Conformità GDPR e report specifici per Active Directory
Ci sono alcuni report relativi ad Active Directory che sono necessari quando si parla di GDPR.
1. Audit GDPR – Modifiche ad oggetti
È necessario essere in grado di produrre report sul momento in cui gli oggetti di Active Directory sono stati modificati, copiati, rimossi e rinominati per garantire la sicurezza delle informazioni personali proteggendole da modifiche non autorizzate.
2. Audit GDPR – Controllo accessi/disconnessioni
Per determinare se si sono verificati accessi non consentiti ad Active Directory, gli amministratori devono essere in grado di produrre report dettagliati relativi ad login e logout. I report dovrebbero mostrare gli accessi riusciti, gli accessi non riusciti, gli utenti che hanno effettuato l’accesso a più computer e altro ancora. Grazie a questi dati sarà possibile capire se qualcuno ha tentato di ottenere un accesso non autorizzato ad Active Directory.
3. Audit GDPR – Verifica di utenti e computer
Utenti e computer devono essere controllati in modo approfondito. La creazione, l’eliminazione, le modifiche, la reimpostazione della password dell’utente e altro ancora, devono essere verificati per controllare eventuali modifiche in atto su utenti e computer che potrebbero influire sull’accesso ai dati, in particolare quando si tratta di dati sensibili.
4. Audit GDPR – Autorizzazioni e controlli
È necessario essere in grado di produrre report sulle autorizzazioni correnti per un determinato oggetto, sulle modifiche ai permessi e confrontarle all’interno di un determinato periodo di tempo. Avvisi e report in tempo reale sulle modifiche, consentono di determinare se è in vigore una policy adeguata con la concessione di privilegi minimi e necessari. È importante assicurarsi che gli utenti dispongano solo dei permessi di cui hanno realmente bisogno in base alle necessità del loro lavoro.
5. Audit GDPR – Group Policy
Il GDPR richiede che un amministratore di sistema sia in grado di generare un report su tutti gli aspetti delle attività di modifica di Group Policy, inclusi la creazione, l’eliminazione, la rinomina e le modifiche. Questo per garantire che non si verifichino modifiche non autorizzate che passino inosservate.
La valutazione accurata del perimetro IT aziendale, dell’infrastruttura e delle configurazioni attive in Active directory, insieme ad un audit GDPR, permette non solo di mantenere una postura di sicurezza adeguata ma anche di identificare eventuali azioni correttive, sia per migliorare la cybersecurity dell’intera azienda che per essere in linea con la normativa vigente.
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Il servizio viene erogato tramite test periodici condotti da consulenti esperti in sicurezza informatica, che analizzano le vulnerabilità e redigono un report completo senza impegnare le risorse interne dell’azienda. BeeTech Managed Vulnerability Assessment è rivolto alle aziende che necessitano di una valutazione accurata delle vulnerabilità informatiche all’interno dell’infrastruttura IT aziendale.