Business continuity plan: definizione e vantaggi di un piano per la continuità operativa in azienda
La Business Continuity rappresenta la capacità di un’azienda di mantenere la propria operatività e continuare a fornire prodotti e servizi anche a fronte di incident alle infrastrutture, calamità naturali o attacchi informatici.
In questo articolo
Perché un IT manager dovrebbe guardare alla Business Continuity come scelta strategica
Per un’azienda ogni minuto di inattività può costare migliaia di euro, ma il vero danno va oltre un puro calcolo numerico. Le aziende che non riescono a garantire la continuità operativa rischiano non solo di perdere fatturato, ma anche la fiducia dei propri clienti, la reputazione aziendale e di conseguenza una certa stabilità sul mercato (pensiamo ad aziende quotate in borsa o che possiedono dati sensibili dei propri clienti). Un Business Continuity Management System (BCMS) efficace, ha l’obiettivo di prevenire al massimo gli eventi avversi e di ridurre al minimo i danni qualora si verificassero.
La tua azienda ha un business continuity plan? O rischia di farsi cogliere impreparata?
Secondo il report CLUSIT 2024, nel 2023, gli attacchi informatici in Italia sono aumentati del 65% e il 53% di essi ha avuto un impatto critico o grave sulla reputazione aziendale. Un’interruzione dei sistemi informatici non è quindi una minaccia remota, ma una possibilità che potrebbe verificarsi in qualsiasi momento. C’è una soluzione? La Business Continuity non si limita solo a risolvere i problemi ma li previene, proteggendo l’operatività, i dati e, soprattutto, il brand e il fatturato. I dati sono protetti, il team è pronto a rispondere a qualsiasi crisi grazie ad azioni ben definite e l’operatività è garantita e senza interruzioni, anche durante eventuali eventi critici.
Che cos’è quindi la Business Continuity? È solo un piano di emergenza?
La Business Continuity è molto più di un piano di emergenza: è un approccio strategico che abbraccia tutti gli aspetti operativi dell’azienda grazie ad un metodo proattivo che permette di anticipare i rischi, proteggere le risorse fondamentali e ripristinare rapidamente le attività essenziali.
Spesso confusa con il Disaster Recovery, la Business Continuity si spinge oltre: mentre il primo si concentra sul ripristino dei sistemi e dei dati dopo un incident, la business continuity mira a prevenire l’interruzione stessa, garantendo che l’azienda resti operativa anche in situazioni di emergenza.
Per IT Manager e CISO significa costruire un ecosistema resiliente, in cui ogni pezzo del puzzle tecnologico e operativo è progettato per affrontare l’imprevisto. E non si tratta solo di tecnologia: processi, persone e cultura aziendale giocano un ruolo fondamentale. È proprio questa sinergia che trasforma una potenziale crisi in un’occasione per dimostrare ancora una volta solidità e affidabilità di un’azienda.
Perché un business continuity plan è fondamentale per la tua azienda
Un cyberattacco, un guasto all’infrastruttura di rete o un evento naturale imprevisto: bastano pochi minuti per mettere in ginocchio un’azienda, ma le conseguenze possono durare settimane, se non addirittura mesi.
Gli IT Manager e i CISO sanno bene che i rischi sono in crescita esponenziale. Dal ransomware ai blackout energetici, ogni settore può essere soggetto a vulnerabilità più o meno grandi. Un piano di Business Continuity non elimina i rischi, ma permette di affrontarli con un metodo, riducendo il più possibile l’impatto e accelerando il ritorno alla normalità. Implementare un piano di Business Continuity richiede un’analisi approfondita dei processi aziendali, identificando i punti deboli e ripensando le priorità.

Come sfruttare la Business Continuity per migliorare la propria sicurezza informatica
10 step per implementare un processo di pianificazione e gestione della Business Continuity
1. Creare un team dedicato al BCP
La creazione di un Business Continuity Plan (BCP) inizia con la formazione di un team dedicato. Un team che dovrebbe essere composto da persone che comprendono a fondo i processi aziendali, l’infrastruttura tecnologica e i requisiti normativi dell’azienda. Il loro ruolo sarà fondamentale per guidare lo sviluppo del BCP, garantendo che sia personalizzato sulle specifiche esigenze aziendali.
2. Risk assessment e analisi dell’impatto sul business
Prima di sviluppare un BCP, è essenziale analizzare e comprendere quali sono i rischi che potrebbero causare l’interruzione dell’operatività. È necessario identificare vulnerabilità e potenziali minacce, considerando sia fattori interni che esterni, come disastri naturali, minacce informatiche e interruzioni della supply chain.
Un’analisi dell’impatto sul business (BIA – Business Impact Analysis) aiuta a identificare le funzioni e i processi critici da prioritizzare durante una crisi, rendendo possibile allocare risorse in modo efficace e minimizzando i tempi di inattività.
3. Sviluppare un piano di risposta completo
Con una chiara comprensione dei rischi e delle funzioni critiche, il passo successivo è creare un piano di risposta completo. Questo piano deve delineare le azioni da intraprendere durante diversi tipi di crisi, inclusi i protocolli di comunicazione, le procedure di sicurezza per i dipendenti e le strategie per mantenere i servizi essenziali.
4. Strategia di comunicazione
La comunicazione efficace è il pilastro di qualsiasi BCP di successo. È opportuno stabilire canali di comunicazione chiari sia internamente che esternamente, e assicurarsi che tutti i dipendenti siano consapevoli del proprio ruolo in caso di crisi. Devono essere implementati metodi di comunicazione di backup nel caso in cui i sistemi principali falliscano ed è sempre buona prassi mantenere informati stakeholder, clienti e fornitori sulle misure adottate per mitigare l’impatto della crisi.
5. Backup e recupero dei dati
Sempre di più, nell’era digitale, i dati rappresentano uno degli asset più preziosi di un’azienda. Gli step necessari per tenerli al sicuro? Adottare una strategia di backup e recupero per proteggere le informazioni critiche, effettuare regolarmente il backup dei dati in location sicure fuori sede e testare i processi di recupero per garantire che tutto funzioni perfettamente quando necessario.
6. Pianificazione delle risorse e degli spazi operativi
È necessario considerare anche gli aspetti fisici dell’operatività aziendale, identificando anche luoghi di lavoro alternativi o soluzioni di remote working, nel caso in cui il building principale diventi inaccessibile. Garantire l’accesso a risorse essenziali, come ad esempio i generatori di energia, per mantenere le attività operative durante blackout o altri problemi infrastrutturali.
7. Formazione e consapevolezza dei dipendenti
Il tuo BCP è efficace solo se le persone che lo implementano lo sono. Organizza sessioni di formazione ed esercitazioni pratiche per preparare i dipendenti a vari scenari di crisi. Promuovi una cultura di resilienza e consapevolezza in tutta l’azienda.
8. Test, aggiornamento e manutenzione
Un BCP non è un documento statico, ma deve evolversi e adattarsi a circostanze mutevoli. Testare regolarmente il piano attraverso esercitazioni e simulazioni complete permette di identificare eventuali debolezze e aree di miglioramento, aggiornando il piano di conseguenza. La manutenzione continua è essenziale per garantire che il BCP rimanga efficace nel tempo.
9. Conformità normativa e regolamenti di settore
Quali sono i regolamenti specifici di settore e i requisiti di conformità applicabili alla tua attività? Il BCP deve essere sempre allineato alle normative ed è necessario revisionare regolarmente il piano per rimanere conforme alle nuove disposizioni.
10. Gestione dei fornitori e della supply chain
Qual è la resilienza dei fornitori e dei partner dell’azienda? Sviluppare piani di emergenza per gestire le interruzioni nella supply chain, collaborando con i fornitori principali e identificando fornitori alternativi quando possibile, permette di impostare Business Continuity Plan solidi.
Dati statistici: perché la Business Continuity è indispensabile in Italia
I settori a rischio alto
Secondo il report Clusit 2024, alcuni settori chiave dell’economia italiana, come il manifatturiero e il settore finanziario, sono particolarmente vulnerabili. Il phishing e il social engineering, gli attacchi che sfruttano le vulnerabilità umane, sono cresciuti dell’87% e rappresentano una minaccia diretta per l’operatività aziendale.
Alcuni dati su questi settori specifici
Nel 2023 il settore finanziario ha subito un incremento del 62% degli attacchi rispetto al 2022, con conseguenze che spaziano dalla perdita di dati sensibili al danneggiamento della fiducia dei clienti. Il manifatturiero ha fatto registrare una crescita del 25%, confermando la sua centralità strategica e, al tempo stesso, la sua esposizione ai rischi operativi.
Cosa significa tutto questo per le aziende?
La mancanza di un Business Continuity può tradursi in perdite ingenti. Ogni minuto di downtime non pianificato può costare migliaia di euro, influendo non solo sui ricavi, ma anche sulla reputazione aziendale. Lo dimostrano i dati del CLUSIT, secondo il quale il 53% degli attacchi critici o gravi ha avuto un impatto diretto sulla percezione del marchio, erodendo la fiducia di clienti e partner.
Gli investimenti in sicurezza informatica rispetto al contesto internazionale
A peggiorare il quadro, il fatto che gli investimenti italiani in sicurezza informatica restano limitati: nel 2023 l’Italia ha destinato circa 2,149 miliardi di euro, pari allo 0,12% del PIL, contro lo 0,3% degli Stati Uniti e valori quasi doppi in Francia e Germania. Questo gap negli investimenti non solo rende le aziende italiane più vulnerabili, ma rallenta anche la loro capacità di rispondere efficacemente alle minacce emergenti.
Vuoi implementare un Business Continuity Plan? Scopri BeeCyber
BeeCyber offre servizi di cyber security completi e personalizzati per proteggere le aziende da minacce informatiche, anche tramite strumenti AI. BeeCyber fornisce una valutazione approfondita dei rischi, gestione delle identità, sistemi di protezione dei dati, monitoraggio continuo delle minacce e risposte rapide agli incident.
I servizi includono penetration test, vulnerability assessment e consulenza strategica per garantire conformità alle normative come NIS2, GDPR, ISO 27001 e altri requisiti specifici del settore.
Le soluzioni su misura di BeeCyber, insieme alla formazione del personale, aiutano a mantenere i sistemi aziendali sicuri e operativi.
Una mail al mese sui temi più caldi della cybersecurity. Iscriviti ora!
Compila il form per iscriverti alle nostre Cybernews