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WEBINAR | 14 novembre | ORE 11.00 –  11.30

La disciplina del whistleblowing in Italia: cosa cambia con l’approvazione del decreto n. 24/2023 e come attuare le nuove regole.

Il whistleblowing è la pratica attraverso la quale i dipendenti o altre figure all’interno di un’azienda segnalano attività illegali, fraudolente o non etiche all’interno dell’organizzazione. Queste segnalazioni possono riguardare casi di corruzione, frode, discriminazione, o qualsiasi altro comportamento scorretto che possa danneggiare l’azienda o violare leggi e regolamenti.

La nuova Direttiva Europea Whistleblowing, recentemente adottata, rappresenta un passo rivoluzionario nella promozione dell’integrità e della trasparenza nelle organizzazioni dell’Unione Europea. Questa normativa introduce regole chiare per la segnalazione di comportamenti illegali o non etici all’interno delle aziende e offre una solida protezione ai whistleblower.

Il 9 marzo 2023, il decreto legge sul whistleblowing è stato ufficialmente approvato in Italia. Il Governo italiano ha confermato in modo definitivo la normativa che implementa la Direttiva dell’Unione Europea, garantendo la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Le aziende con una forza lavoro che supera i 250 dipendenti e le amministrazioni comunali con una popolazione di oltre 10.000 abitanti devono attenersi a una scadenza di quattro mesi a partire dall’entrata in vigore della legge. Per quanto riguarda le aziende con un numero di dipendenti situato tra 50 e 249, la data limite è fissata per il 17 dicembre 2023.

Cosa cambia quindi per le aziende con l’approvazione del decreto n. 24/2023 e come attuare le nuove regole? Scoprilo il 14 novembre alle ore 11.00 nel webinar a cura di Whistlelink.

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