Credito d’imposta 4.0 beni strumentali: su che cosa conviene investire
Il credito di imposta 4.0 fornisce alle imprese manifatturiere un nuovo impulso per investire in beni strumentali. Investire conviene per cogliere l’onda della ripresa e per essere competitivi sul mercato di riferimento. Farlo nei tempi e nei modi giusti consente poi di risparmiare fino al 50% dell’investimento, grazie agli incentivi.
Credito d’imposta 4.0: investire dove più conviene
Senza entrare nei dettagli tecnici di tipo fiscale, dall’attuale normativa risulta evidente la convenienza di investire in beni strumentali 4.0 (elencati nell’allegato A della Legge di Bilancio 2017) il cui “funzionamento sia controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti”. In questa categoria, rientrano, ad esempio, macchine utensili per l’assemblaggio e il confezionamento, robot e sistemi robotizzati, magazzini automatizzati e interconnessi, macchine per la manifattura additiva.
Il credito di imposta 4.0 arriva al 50% dell’investimento quando questo sia effettuato nel periodo 16.11.2020 – 31.12.2021 (o entro 30.6.2022 con acconto di almeno 20% entro 31.12.2021) e non superi i 2,5 milioni di euro. Scende, per lo stesso periodo, al 30% per importi superiori a 2,5 milioni ma inferiori ai 10. Il credito d’imposta 4.0 vale anche per investimenti fatti anche nel periodo successivo, dal 1.1.2022 al 31.12.2022 (o entro 30.6.2023 con acconto di almeno 20% entro 31.12.2022) ma con un’aliquota più bassa, rispettivamente del 40% e del 20%.
L’interconnessione offre il credito d’imposta 4.0 massimo
Resta centrale il ruolo dell’interconnessione “al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura” che rappresentano, nella visione che ha guidato fin dall’inizio gli incentivi, il cuore di Industria 4.0 e delle sue successive evoluzioni fino all’attuale Transizione 4.0 (legge di Bilancio 2021).
A questo fine è previsto il credito di imposta anche per beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (indicati nell’allegato B della Legge di Bilancio 2017), che si riferiscono, ad esempio, ai sistemi software necessari per il funzionamento dei diversi dispositivi e per l’interconnessione. Per questi è previsto un credito di imposta 4.0 del 20%, per un unico periodo di investimento (16.11.2020 – 31.12.2022, o entro 30.6.2023 con acconto di almeno 20% entro 31.12.2022).
L’Agenzia delle Entrate (circolare sopra citata) ha fornito importanti indicazioni sull’interconnessione tardiva, cioè in un periodo d’imposta successivo a quello dell’acquisto del bene 4.0, ammessa solo nel caso in cui il rinvio sia dovuto alla necessità di acquisire o di adeguare l’infrastruttura informatica necessaria e non all’adeguamento delle caratteristiche tecniche del bene. L’Agenzia prospetta all’impresa due strade: iniziare a godere del minore credito d’imposta per i beni non 4.0 fino all’anno precedente a quello in cui si realizza l’interconnessione; attendere l’interconnessione e fruire del credito di imposta direttamente in misura piena.
E’ utile sottolineare che i beni strumentali che non hanno le caratteristiche 4.0 prevedono un credito d’imposta decisamente inferiore (10% per investimenti nel primo periodo e 6% nel secondo). La fruizione del credito di imposta 4.0 è ripartita in tre quote annuali ed è utilizzata a scomputo dei versamenti mediante il modello di pagamento F24, a decorrere dall’anno di entrata in funzione o dell’avvenuta interconnessione dei beni.
Trasformazione 4.0 e accesso al credito d’imposta 4.0: un percorso agevolato
Certamente nessuna azienda investirà esclusivamente per ottenere benefici fiscali ma è un fatto che il credito d’imposta più conveniente si riferisce ai beni strumentali 4.0 interconnessi. Le imprese manifatturiere possono così cogliere la duplice occasione: da un lato accrescere la competitività e la produttività, dall’altro farlo in modo conveniente usufruendo della riduzione fiscale che credito di imposta 4.0 offre.
L’azienda che deciderà convintamente di intraprendere un percorso di trasformazione 4.0 e di accedere al credito di imposta 4.0 potrà farlo in modo sicuro e senza stress coinvolgendo un partner con le competenze tecnologiche e l’esperienza necessarie per accompagnarla e supportarla anche per ottenere gli incentivi fiscali.